diario

Il tavolo della quarantena

Non c’è stato spazio in questa quarantena per troppe riflessioni, ma d’un tratto un luogo ha cominciato a riflettere quello che accadeva in casa giorno dopo giorno: il tavolo della cucina è diventato infatti il fulcro di ogni mia attività, un punto fermo, il luogo che a fine giornata ha accolto tutto ciò che un tempo dilatato e assieme compresso apportava quotidianamente.

E come attraverso un processo di osmosi se da un lato la tovaglia è potuta diventare la base per i miei dipinti selvaggi, dall’altro ha restituito sotto forma di oggetti tutto quello che uno spazio condiviso vedeva passare.

Il tavolo è infatti uno spazio comune attraverso il quale passa tutta la famiglia: i segni lasciati da ciascuno sono altrettanti frammenti di un unica realtà che prende forme variegate e cangianti come gli umori, i gesti e i pensieri che sono trascorsi accanto e sopra di esso.

In questa serie di fotografie ho voluto immortalare proprio questo, ogni pezzetto di vita può forse trovare così il suo posto nel quadro del tempo trascorso.